Biografia

La pittura di Mario Esposito è imbevuta alla radice di una lunga tradizione storico artistica, che intende veicolare la disarmante bellezza dell’universo attraverso una semplicità apparente. Nell’attività dell’artista la creazione manuale si accompagna all’ideale creativo nella realizzazione di opere multiformi in cui nulla è lasciato al caso. Come nella tecnica del mosaico, nelle composizioni di Mario Esposito l’irregolarità della disposizione e degli accostamenti regala forti suggestioni luministiche di grande impatto visivo, riverberando in chiave pop l’eco di un’arte antica veicolante profondi significati simbolici. La reiterazione di oggetti e soggetti diviene allora un pretesto per favorire la meditazione sull’oggetto stesso e la quotidianità in cui il suo utilizzo di dipana, e sull’essenza stessa del soggetto raffigurato. Per contro, l’accostamento di tele di piccola dimensione dal diverso contenuto permette lo sviluppo della capacità immaginativa, invitando l’osservatore a affacciarsi su nuove visioni di un mondo che pensava già conosciuto. La tessitura cromatica evoca gli accostamenti tonali di Gustav Klimt, che rimase abbacinato dall’arte musiva, e regala suggestioni vive e mai banali, che si affacciano tra i soggetti analizzati dall’artista. Se nel delineare forme che rimandano a organismi primitivi Esposito sembra voler rivolgere un invito pop, intendendo il termine della sua accezione originaria di popolare e pertanto fruibile da tutti, a osservare la natura in modo più attento e consapevole, nella scelta di soggetti riconoscibili l’artista segue da vicino le tracce di un linguaggio contemporaneo che permetta a tutti di avvicinarsi all’arte con lo sguardo cosciente, certo di rintracciare nuovi significati. La scelta del formato quadrato, che simbolicamente richiama l’elemento Terra, rappresenta la predilezione funzionale di un elemento ricorrente che serva sia da riconoscimento e “firma” stilistica, sia da riferimento archetipico per l’osservatore, invitato a muoversi e a esplorare nel profondo possibilità ed esperienze inattese di un mondo conosciuto. La singola immagine o la sua ripetizione, rese familiari e comprensibili, rivelano all’uomo attento un nuovo punto di vista sul mondo e forse anche su se stesso, attraverso un nuovo modo di guardare. L’eco più o meno celata del vissuto dell’artista e della sua indole conferisce fascino ai lati sottaciuti dell’opera artistica, caratterizzata da leggerezza, luminosità, positività. Se la scelta dei soggetti può talvolta rievocare risonanze emotive, questo è dovuto all’interesse di Esposito di restituire dell’universo una propria particolare visione, lontana da un particolarismo descrittivo, piuttosto evocativa, pervasa di lirismo, rinnovata dalla resa degli effetti luministici. Attraverso la cifra stilistica l’artista definisce con chiarezza il proprio temperamento solare, sensibile e colto, dando nel contempo un’efficace dimostrazione della propria padronanza tecnica. Dott.ssa Francesca Bogliolo